sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale a tutti !!


In
questo giorno
voglio salutare tutti.
Ho nel cuore un albero
con appesi al posto delle palline
i nomi di tutti i miei amici. Quelli vicini
e quelli lontani. Quelli recenti e quelli passati. 
Coloro che vedo ogni giorno e quelli che incontro 
raramente, quelli ricordati sempre e quelli qualche volta 
dimenticati. Chi inavvertitamente mi ha fatto soffrire. Chi conosco 
profondamente e chi conosco a malapena. A chi devo tanto e a chi non
devo nulla. I miei amici umili ed i miei amici importanti. I nomi di tutti quelli 
che sono passati nella mia vita. Un albero con radici profonde in modo che
i loro nomi non vengano mai strappati dal mio cuore e ai quali l'anno
prossimo la fioritura porti speranza, amore e pace.
Vi voglio bene,
Vi auguro un
Buon Natale!

Molossi non fa informazione onesta !!!!!


Come spesso è successo il Direttore della Gazzetta non pubblica ciò che per qualcuno, probabilmente a lui caro, è una verità scomoda!!
Forse questo Blog forse non può vantare lo stesso numero di lettori della Gazzeta ma !!....ai posteri l'ardua sentenza!!!



Centro Islamico !!??

Egregio direttore, leggevo dell’allarme lanciato da benemerite associazioni sul problema del “centro islamico” di via Campanini dove peraltro si invita il Comune a intervenire !! Come se proprio il Comune non avesse fatto già abbastanza danni. Quella che nell’articolo viene definita una situazione incerta, precaria e insostenibile non è altro che il risultato della arroganza e della disonestà di taluni componenti della amministrazione Vignali, di cui vorrei persino evitare di scrivere i nomi dal ribrezzo. Di questa situazione la comunità mussulmana ne è solo la vittima incolpevole. Tali associazioni dovrebbero capire che in tutto questo putiferio creato come ripeto dall’ignoranza e dall’incapacità degli amministratori responsabili gli artigiani del quartiere di via Campanini sono assolutamente incolpevoli. Infatti gli stessi non hanno fatto altro che chiedere che venissero rispettate le leggi e le norme a cui tutti i cittadini Italiani sono sottoposti . Quelli che nell’articolo vengono accennati morbidamente come errori dell’amministrazione sono veri e propri illeciti amministrativi e probabilmente in qualche caso anche penali come evidenziato nei responsi del consiglio di Stato e del Tar che hanno inesorabilmente bocciato tutti i tentativi di far passare una struttura per quello che non è con l’aggravante di non avere i requisiti tecnici e urbanistici. Quei pochi cittadini citati che a dire delle associazioni stesse condizionerebbero l’esistenza di migliaia di altre vorrebbero solo che tutti rispettassero le regole che in una società democratica sono il pilastro portante. E cominciamo col chiamare le cose col loro nome. Quella che il comune ha fatto irresponsabilmente e irregolarmente nascere in via Campanini a danno di propri cittadini si chiama Moschea !!     

ilpensieroverde

Ora spuntano le superpensioni per i ministri Tecnici. !!



Grazie a un cavillo legale i tecnocrati di Monti riceveranno i contributi previdenziali legati agli stipendi che prendevano quando lavoravano nel pubblico
Tagli e sacrifici ma non per tutti. I ministri del governo Monti, sfruttando un cavillo legale, potranno avere una pensione più sostanziosa. Chi lavorava, infatti, nel settore pubblico, potrà ricevere contributi previdenziali legati all'ultima busta paga di maxistipendi. In questo modo, denuncia Il Giornale, si supera il tetto dell'indennità previsto da una legge del 1980.
L'articolo 23 della norma in questione prevede che i i dipendenti della pubblica amministrazione, nel caso diventano ministri o sottosegretari, entreranno in aspettativa per il periodo del mandato. Potranno perciò percepire la loro retribuzione invariata, sempre a patto che non superi l'indennità parlamentare.

In pratica potranno scegliere se avere l'indennità da ministro (3.746 euro lordi) più quella parlamentare (10.697 lordi) oppure, se dipendenti nelle P.A. in aspettativa, avere l'indennità da ministro più uno stipendio uguale a quello che ricevevano prima, purché non superi l'indennità dovuta ai parlamentari. Con assicurati sostanziosi contributi previdenziali.

Con severità il servizio bilancio del Senato nota che la norma permette comunque "un'elevazione della base retributiva da considerare ai fini previdenziali".

giovedì 22 dicembre 2011

Seri dubbi sull'inceneritore


RAINIERI (LEGA): FLI SALVA MONTI E NON SI ACCORGE CHE CI PORTA ALLA ROVINA


“Il Fli di Parma nota con stupore le critiche mosse dalla Lega Nord al Governo Monti? E dov’è la novità? Da sempre Fli ha cercato di mettere in atto un ribaltone che andasse a disegnare una nuova maggioranza a discapito del voto e del volere popolare”.
Così Fabio Rainieri, parlamentare parmigiano della Lega Nord replica alle accuse lanciate al movimento di Umberto Bossi da Antonio Rozzi, coordinatore provinciale di Fli secondo il quale “la prova del buon governo  sono le dieci cose fatte da Monti che Berlusconi e la Lega non sono riusciti a fare”.
“E quali sarebbero queste 10 cose positive – si chiede Rainieri -? Forse la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa; la riforma delle pensioni a danno dei lavoratori che va a mettere mano a un sistema in perfetto equilibrio che il resto dell’Ue ci invidiava? O forse, tra le dieci cose importanti messe in campo alle quali fa riferimento Fli c’è l’incremento delle tasse? E’ vero, la Lega Nord ha sempre detto ‘no’ a una riforma delle pensioni che di colpo andasse ad incrementare l’età pensionabile, come si è sempre opposta a prelievi forzosi dalle tasche dei cittadini. E’ troppo facile mettere sempre le mani in tasca a chi a fatica cerca di arrivare alla fine del mese. Quello che Monti non ha fatto e che probabilmente non riuscirà a fare nemmeno in un prossimo futuro, è un sistema di riforme vere. Quelle che il Carroccio stava portando avanti con determinazione che rischiano ora di finire in fondo ad un cassetto. Non serviva certo un professore per varare le misure sulle quali il Governo ha chiesto la fiducia. Aumentare le tasse è una cosa, indirizzare le scelte politiche di un Paese un'altra….”.
“Quello che la maggioranza cerca invano di nascondere – continua Rainieri -, è la seria difficoltà del governo a mettere d’accordo l’eterogenea coalizione che lo sostiene. Come abbiamo già avuto occasione di evidenziare, non basta togliere dai rispettivi programmi dei partiti di maggioranza le proposte più estreme per approvare provvedimenti che stiano bene ad entrambi. Così facendo il rischio è quello di creare un pasticcio dietro l’altro”.
“Un pasticcio che il mondo agricolo ha già avuto occasione di toccare con mano. Penso ad esempio all’introduzione dell’Ici sui fabbricati rurali, fino ad oggi esenti e al raddoppio del carico fiscale agrario a causa della rivalutazione dei redditi domenicali. Inasprimenti possono portare solo danni al sistema primario e che dimostrano la totale estraneità dell’Esecutivo dal mondo agricolo”.
“Sorprendente – conclude Rainieri – anche l’esempio portato a sostegno delle sue tesi da Rozzi. Ma come si fa a sostenere che la bontà di questo governo si vede dalla decisione assunta dal ministro degli Interni di permettere ai giornalisti di ‘entrare’ nei centri di identificazione ed espulsione? Se queste sono le carte messe in campo dal Governo Monti per vincere la crisi e rilanciare il Paese, non siamo alla frutta, siamo alla rovina”.

Manfredini (LN) attiva l’Assemblea regionale per verificare i dati Moniter su inceneritori e salute


Mauro Manfredini, capogruppo regionale della Lega Nord, vuole andare a fondo sui dati del Progetto Moniter, smentiti dall’Associazione Medici per l’Ambiente ISDE e dal Comitato Modena Salute e Ambiente, sugli effetti che gli otto inceneritori dell’Emilia-Romagna producono sulla salute dei cittadini.

Il capogruppo, dopo una prima interrogazione alla Giunta, ha riproposto in mattinata la questione in Assemblea, sottolineando come sia urgente affrontare apertamente la grave questione.

“Con la salute dei cittadini –dichiara – non si scherza e dopo le autorevoli smentite pubbliche di Medici e Comitato, è doveroso appurare l’attendibilità dei dati raccolti con il progetto regionale Moniter sulle immissioni inquinanti in atmosfera e le correlate patologie. Il progetto è costato 3,4 milioni di euro ed altri 7 sono già stati stanziati dalla Regione per finanziare un altro progetto regionale, il Supersito, basato proprio sugli incerti dati di Moniter”.

L’Assessore alla Sanità, in risposta a Manfredini, ha accusato di strumentalizzazione, ribadendo che i risultati di Moniter “sono rassicuranti” e che “non vi è correlazione tra le emissioni degli inceneritori ed effetti sulla salute a lungo termine, mortalità e tumori”.

Viste le opposte posizioni dell’Assessore,  di ISDE e Comitato, il capogruppo del Carroccio ha quindi promosso tra i consiglieri regionali, di sottoscrivere formale richiesta di convocare l’Assemblea sull’argomento.

“E’ gravissimo –conclude Manfredini-  che l’Assessore non sia disponibile ad attivarsi subito per approfondire e chiarire i dati contestati e che oltretutto intenda proseguire con un altro progetto, che costerà 7 milioni di euro, senza appurarne la reale fondatezza e attendibilità. Incredibile poi che la Regione Emilia-Romagna, che non manca mai di farsi portabandiera della partecipazione dei cittadini, non voglia ascoltare gli autorevoli medici dell’ISDE ed i rappresentanti del Comitato modenese. Lo costringeremo, quindi, tramite una formale convocazione, già depositata e sottoscritta da ben 10 consiglieri”.

ilpensieroverde

lunedì 19 dicembre 2011

Lo squallore di Martorano e San Prospero.

"Intendo porre all'attenzione del Comune...o di quel che è rimasto...lo squallore della zona in cui vivo:Martorano, San Prospero. Esiste una strada denominata San Cosimo, quella che dalla via Emilia conduce a Monticelli, che è priva di marciapiede e/o pista ciclabile,  senza illuminazione, ed essendo frequentata da prostitute e da immigrati che abitano in zona e la percorrono a piedi, è assolutamente pericolosa. Soprattutto nelle sere nebbiose i pedoni sono a rischio seriamente. I fossi sono inoltre un ammasso di rifiuti che rendono l'ambiente simile ad una discarica napoletana. Sponsandoci a San Prospero, l'ufficio postale è microscopico e inaccessibile ai disabili, inadeguato per una città che si affaccia al 2012.
San Prospero è cresciuto senza alcun progetto architettonico, estetico, razionale, funzionale. 

Fa insomma schifo in ogni sua parte, da qualsiasi angolazione lo si osservi. A Martorano...e siamo sempre nel 2012, viviamo senza la rete fognaria. Ma l'Amministrazione Comunale non ha mai pensato alle cose con un ordine di importanza? Le ronde con i due militari accompagnati dal carabiniere di turno io non le ho mai visti, se non in centro storico. Ma non fa parte del Comune di Parma anche Martorano? Chi è colui che organizza la passeggiatina quotidiana di costoro? Concludendo, un cenno all'orrendo quanto inutile e costosissimo passaggio metallico sopraelevato all'altezza dello svincolo della tangenziale con la diramazione per Beneceto. Non lo usa nessuno, ma lo abbiamo pagato tutti; bell'investimento. Per intenderci quello bianco in prossimità della rotonda situata tra il Dadaumpa e il parcheggio scambiatore est.

Per ora è tutto. Grazie


Marco Chierici

Vasellina di stato


venerdì 16 dicembre 2011

Ecco un'altra casta: i manager pubblici Stipendi d'oro ma nessuno protesta.


 Una casta nella casta: sono i manager pubblici. Hanno stipendi da privilegiati ma nessuno protesta. Il governo ha fissato un tetto alla retribuzioni a 305mila euro, ma il limite, denuncia Il Giornale, potrebbe essere aggirato. Infatti non vale per le società quotate in Borsa, i cui dirigenti sono soggetti al trattamento libero delle imprese private.
- Paolo Scaroni, ad Eni: 4.420.000
- Pierfrancesco Guarguaglini, presidente Finmeccanica (dimesso il 1/12/2011): 2.475.000
- Piero Gnudi, presidente Enel (fino al 16/5/2011): 1.695.211
- Fulvio Conti, ad Enel: 1.380.000
- Massimo Sarmi, ad Poste italiane: 1.205.327
- Roberto Poli, presidente Eni: 1.101.000
- Guido Pugliesi, ad Enav (fino al 22/11/2011): 478.750
- Paolo Garimberti, presidente Rai: 448.000
- Franco Bassanini, presidente Cassa depositi e prestiti: 313.666
- Innocenzo Cipolletta, presidente Ferrovie dello Stato (dal 2006 al 2010): 241.987
- Alessandro Castellano, ad Sace: 800.000
- Maurizio Prato, presidente Fintecna: 720.000
- Danilo Broggi, ad Consip (fino al 12/5/2011): 652.925
- Giovanni Ialongo, presidente Poste italiane: 590.472
- Giovanni Gorno Tempini, ad Cassa depositi e prestiti: 523.887
- Graziano Tarantini, presidente A2A: 505.100
- Elio Catania, presidente Atm Milano (fino al 27/7/2011), 466.643
- Marco Staderini, ad Acea: 354.000

Buste e proiettili inviati a Monti, Berlusconi, Bersani e a diverse testate di importanza nazionale .


Questo Governo è riuscito nell'impresa di mettere pace fra il Pdl e il Pd ma soprattutto ha un altro grande merito, è riuscito a scatenare forze estremiste che ci riportano agli anni di piombo.
Complimenti Professori !!
Dieci buste contenenti proiettili e un volantino di minacce firmato dal Movimento Armati proletari sono state intercettate ieri sera al Centro meccanografico delle Poste a Lamezia Terme, nel Catanzarese. Le missive erano indirizzate al premier, Mario Monti, a Silvio Berlusconi e ai direttori di alcuni quotidiani nazionali.
Le buste contenenti i proiettili di vario calibro sono indirizzate al premier Mario Monti (con un proiettile calibro 9) a Silvio Berlusconi ma anche a Pier Luigi Bersani (calibro 7.65), al ministro del Welfare Elsa Fornero (calibro 9.21). Plichi con un proiettile calibro 12 sono stati inviate a Pierferdinando Casini e ai direttori Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Ezio Mauro (La Repubblica), Maurizio Belpietro (Libero), Leonardo Boriano (La Padania), Mario (rpt 'Mario') Sechi (Il Tempo).
Nel volantino, firmato dal Movimento Armati proletari e intercettato sono contenute ingiurie e minacce: ''Rivedrete la manovra o ve la faremo pagare''.

I SINDACATI NEGANO, MA VANTANO UN PATRIMONIO IMMOBILIARE IMMENSO e NON PAGANO UN SOLO EURO DI ICI


Egregio Direttore, alcuni giorni fa un articolo sulle dichiarazioni dell’On. Fabio Rainieri contro le norme che esonerano dal pagamento dell’ICI le sigle Sindacali hanno sollevato le ire con toni sprezzanti dei rappresentanti sindacali stessi. Spero voglia per onestà politica e morale pubblicare la presente .
La Cgil dichiara 3mila sedi, la Cisl addirittura 5mila. E la Uil sarebbe in possesso di immobili per un valore di 35 milioni di euro.
La legge, però, paragona in modo del tutto immotivato i sindacati alle Onlus, ossia alle organizzazioni di utilità sociale senza scopo di lucro. Senza scopo di lucro? I sindacati? Un paradosso !.
Altro che Vaticano. I sindacati vantano un patrimonio immobiliare immenso, ma non pagano un solo euro di Ici. Questo grazie ad una legge, la numero 504 del 30 dicembre 1992 (in pieno governo Amato), che di fatto impedisce allo Stato italiano di avanzare richieste ai sindacati. E i soldi sottratti, o meglio non percepiti, dalle casse statali sono davvero tanti: la Cgil, ad esempio, sostiene di avere circa 3mila sedi in tutta Italia, ma si tratta di una specie di autocertificazione, in quanto i sindacati non sono assolutamente tenuti a presentare i loro bilanci. Solo un altro dei tanti privilegi “dell’altra Casta”, come è stata brillantemente definita dal giornalista dell’Espresso Stefano Liviadotti, che con tale formula ha dato il titolo al suo libro/inchiesta sulla Triplice.
Ma c’è di più. Cgil, Cisl, Uil, Cisnal (poi diventata Ugl) e Cida hanno ereditato immobili dai sindacati del Ventennio fascista, senza dover pagare tasse. Tutto secondo legge, in questo caso la 902 del 1977, che con l’articolo 2 disciplina la suddivisione dei patrimoni residui delle organizzazioni sindacali fasciste.
Non c’è da stupirsi: soltanto nella scorsa legislatura, 53 deputati e 27 senatori, quindi 80 parlamentari in totale, provenivano dalla Triplice. Logico che in parlamento si facciano leggi “ad personam”, o meglio ad usum sindacati.
I regali più importanti, inutile dirlo, arrivano però sempre quando al governo c’è una coalizione di centro-sinistra.
Eccone alcuni: nel maggio 1997 il governo Prodi, per iniziativa del ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, ha tirato fuori dal cilindro la legge 127, la quale grazie all’articolo 13 libera le associazioni dall’obbligo di autorizzazione nelle attività e nelle operazioni immobiliari. Con la finanziaria del 2000 vengono invece istituiti fondi per la formazione continua gestiti da sindacati e associazioni degli imprenditori. Ancora con il governo Amato, nel 2001 è fissato l’importo fisso per i patronati calcolato su tutti i contributi obbligatori versati da aziende e lavoratori agli enti.
Attraverso i patronati, i Caf (Centri di assistenza fiscale) e le deleghe sindacali sulle pensioni giungono fiumi di denaro nelle casse dei sindacati. Un meccanismo infallibile: i patronati si occupano di previdenza, richieste di aumento e pratiche di invalidità. E per ogni pratica l’Inps rimborsa. L’assistito del patronato è però logicamente anche un potenziale cliente dei Caf: i Centri di assistenza fiscale, nati ovviamente con la sinistra al governo (Amato, anno 1992), compilano le dichiarazioni dei redditi e le spediscono via internet all’Inps. Ad ogni spedizione corrisponde un rimborso, anche se i costi sono pressoché azzerati.
In soccorso dei Caf è arrivato persino il decreto legislativo 241 del 1997, governo D’Alema, che concedeva loro l’esclusiva sulla verifica dei dati inseriti sui 730. Costringendo il Ministero delle Finanze a elargire un rimborso per ogni 730 inviato dai Caf.
Peccato che tale decreto sia stato “bastonato” nel 2006 dalla Corte di Giustizia Europea, senza che nessun quotidiano nazionale sempre attento alle sanzioni europee ne abbia dato notizia. Ma su internet la notizia si trova.
Alla fine le entrate che derivano dai tesseramenti, la cui revoca è pressoché impossibile, sono quelle meno importanti.
Allora, i sindacati davvero meritano agevolazioni fiscali?

ilpensieroverde

mercoledì 14 dicembre 2011

Interrogazione del consigliere Roberto Corradi




              Al Presidente
                                                                            dell'Assemblea Legislativa
    della Regione Emilia-Romagna


I N T E R R O G A Z I O N E    A    R I S P O S T A    S C R I T T A
(ai sensi dell’art. 112 del Regolamento)
*   *   §   *   *
Il sottoscritto Roberto Corradi
Consigliere Regionale Lega Nord Padania


PREMESSO  CHE


a)        In data 7 dicembre 2011 lo scrivente Consigliere presentava un’interrogazione con la quale chiedeva chiarimenti in ordine alla mancata effettuazione delle procedure selettive conseguenti per l’assunzione di un medico neuroradiologo presso l’Ospedale di Parma, ci cui la “bando” pubblicato sul BUR n. 172 del 15 dicembre 2010.
b)       Nelle more della risposta della Giunta Regionale, la stampa locale (articolo Gazzetta di Parma 8/12/2011), riportava le giustificazioni rese dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, per la quale: “L’esiguità del numero di domande (tre) che sono state  presentate  ha indotto il Direttore del Dipartimento di Neuroscienze a valutare l’opportunità  di proseguire  o meno  quella tipologia di programmazione, eventualmente considerando  la riapertura dei termini della procedura, in modo da consentire la partecipazione di medici che si sarebbero specializzati nel mese di ottobre….. Successivamente…è stato bandito un concorso a cui si potessero iscrivere un numero maggiore di candidati. Infatti il bando in questione si è chiuso con la presentazione di ben 26 domande di partecipazione.”

Considerato che

c)        Dalla risposta della Direzione dell’Ospedale di Parma, si evince che le ragioni che hanno determinato il Direttore (Primario) del Dipartimento di Neuroscienze, a “cancellare” motu proprio il concorso bandito il 15 dicembre 2010, vanno ricercate nell’esiguo numero di medici concorrenti, risultati solo TRE; ed altresì dalla necessità di consentire al partecipazione al concorso ad un numero maggiore di medici.
Rilevato che

d)       Il bando di concorso pubblicato nel BUR n. 172 del 15 dicembre 2010, non subordinava lo svolgimento della selezione in base al numero dei candidati; ne risulta allo scrivente che nessun concorso bandito dalla Regione abbia mai contemplato una disposizione in tal senso.
e)        Anche volendo aderire alle asserite “buone intenzioni” espresse dalla Direzione dell’Ospedale di Parma (ossia realizzare un concorso con un maggior numero di candidati), si evidenzia che il Direttore (Primario) del Dipartimento di Neuroscienze del predetto Ospedale, ha assunto tale ruolo in data 12 luglio 2010 (cinque mesi prima del concorso “svanito”), a seguito di un concorso al quale partecipavano solo TRE canditati. (lo stesso numero di candidati del concorso “svanito”).
f)         Pur in difetto di nozioni medico-tecniche, lo scrivente Consigliere trova quantomeno curioso che la Direzione dell’Ospedale di Parma ritenga adeguato scegliere un Primario tra soli TRE candidati, salvo poi, cinque mesi dopo, ritenere che per la selezione di un medico occorra avere a disposizione un numero di candidati superiore a TRE.

INTERROGA   LA   GIUNTA

1)        Per conoscere se e quanto sopra descritto corrisponde al vero.
2)        Se condivide la scelta della Direzione dell’Ospedale di Parma di svolgere i concorsi (…. presumo anche i prossimi), solo in presenza di un numero di concorrenti superiori a tre; ed in caso affermativo, per ragioni di ovvia “equità”, se non valuti l’ipotesi di annullare tutti i precedenti concorsi che hanno visto la presenza di soli tre candidati (tra cui il concorso “vinto” dall’attuale Primario del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale di Parma).
Allegati:
1) Articolo Gazzetta di Parma 8 dicembre 2011.
Bologna, 13 dicembre  2011
          Consigliere Regionale
                                                                                                              Gruppo Lega Nord
                                                                                                              Roberto Corradi

Comunicato stampa del consigliere della Lega Nord Roberto Corradi





C O M U N I C A T O      S T A M P A

Roberto Corradi
Parma: concorso per un medico  “cancellato” per la presenza di soli tre candidati  ?
Se questa è la regola, va annullata anche l’assunzione dell’attuale Primario.


Il Consigliere Lega Nord, Roberto Corradi, ha presentato una nuova interrogazione sul caso del concorso “fantasma” per l’assunzione di un medico neuroradiologo presso l’Ospedale di Parma.
Successivamente all’interrogazione del 7 dicembre u.s., con la quale in Consigliere leghista segnalava “lo strano caso del concorso fantasma”, bandito il 15 dicembre 2010, ma mai svolto dall’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma, la Direzione dell’Ospedale rispondeva che essendo pervenute le candidature di soli TRE medici, ha ritenuto di procedere ad un nuovo concorso, per consentire la partecipazione di un numero maggiore di candidati.
Per Corradi: “La risposta dell’Ospedale è piuttosto “curiosa”, non solo perché il bando non prevedeva l’indicazione di un numero minimo di candidature per lo svolgimento del concorso; ma soprattutto perché soli cinque mesi prima (il 12 luglio 2010), l’attuale Primario del Dipartimento di Neuroscienze è stato “assunto” a seguito di un concorso al quale hanno partecipato solo TRE candidati.  I casi sono due, o presso l’Ospedale di Parma la scelta dei Primari è considerata meno importante rispetto alla scelta dei medici (…. cosa che spiegherebbe la presenza di certi Direttori); oppure si ritiene che per poter aumentare la qualità del personale è necessario poter scegliere tra un numero di candidati superiore a tre, circostanza condivisibile, ma che per ragioni di equità imporrebbe di annullare tutti i precedenti concorsi che hanno visto la presenza di un numero di candidati non superiore a tre, quindi anche il concorso con il quale è stato assunto proprio l’attuale Direttore del Dipartimento di Neuroscienza dell’Ospedale di Parma.”
Con la nuova interrogazione il leghista Corradi ha chiesto alla Giunta regionale se condivide la scelta della Direzione dell’Ospedale di Parma di svolgere i concorsi (….anche i prossimi), solo in presenza di un numero di concorrenti superiori a tre; ed in caso affermativo, se per ragioni di ovvia “equità”, non valuti l’ipotesi di annullare tutti i precedenti concorsi che hanno visto la presenza di soli tre candidati (tra cui il concorso “vinto” dall’attuale Primario del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale di Parma.).

Bologna, 13 dicembre 2011                                                                 Ufficio Stampa Lega Nord 

Bernardini (Lega Nord): Brava Assessore Monti



Alla Lega Nord piace l'apertura dell' Assessore Monti sulle case chiuse. Finalmente cade un altro taboo - afferma Bernardini consigliere Regionale - e con questo ragionamento possiamo togliere finalmente la prostituzione dalla strada, garantire controlli sanitari e applicare la giusta tassazione a questa forma di bussiness più antica del mondo. Se a Bologna gli amici del Pd plaudono all'arrivo dei carri allegorici del Gay Pride - prosegue l'esponente del Carroccio - di sicuro non possono sottrarsi ad un ragionamento serio sulla  piaga della prostituzione in strada. Sono troppe  le zone della città - incalza Bernardini - dove giovani straniere e non si prostituiscono minacciate dalla criminalità organizzata che ne controlla il traffico, senza nessun tipo di controllo. Siamo pronti a scrivere assieme all'Assessore Monti - conclude il consigliere leghista - un ordine del giorno che valuti un discorso di riapertura delle case chiuse per parlare un pò di legalità in un settore" in cui l'illegalità oggi è al 100%

Cavalli (LN) plaude all'emendamento della Lega Nord che innalza a 1000 euro i pagamenti in contanti da parte delle Amministrazioni Pubbliche


Il limite per i pagamenti in contanti da parte delle Amministrazioni Pubbliche si alza da 500 a 1.000 euro. Lo prevede l'emendamento alla manovra presentato dalla Lega Nord e approvato dalla Commissione Bilancio e Finanze della Camera.
"Grazie all’emendamento presentato dai nostri parlamentari -dichiara Stefano Cavalli, Consigliere della Lega Nord in Regione Emilia-Romagna- si è modificato il tetto per i pagamenti in contanti che obbligava i pensionati ad aprire un nuovo conto corrente per ricevere le mensilità”
“Inoltre l’emendamento approvato in commissione aiuterà ad alleggerire le fasce più deboli dall'onere burocratico e dai costi delle commissioni bancarie -conclude Cavalli- Chi tacciava la Lega Nord di fare solo propaganda demagogica e non lavorare per le fasce deboli, anche questa volta è smentito dai fatti. A dimostrazione che la Lega è e sarà sempre al fianco dei pensionati, degli anziani e dei lavoratori”

MANOVRA: RAINIERI (LEGA), SUBITO IL TAGLIO DELLE INDENNITA' DEI PARLAMENTARI

ROMA, 11 DICembre


"In un momento di difficolta' come quello che il Paese attraversa e' giusto e doveroso che i Parlamentari siano i primi a fare la loro parte.  
Per questo, ribadendo la ferma volonta' di emendare la manovra Monti a sostegno delle fasce più deboli, torniamo a ribadire l'intenzione di mettere mano alle indennità dei parlamentari. 
E' immorale chiedere di fare sacrifici sempre e solo a chi non riesce ad arrivare alla fine del mese".


ufficio stampa On. Fabio Rainieri Lega Nord Parma

lunedì 12 dicembre 2011

"Lega Nord Padania: Fontevivo come Parma, un supermercato per i ladri”


Parma e provincia come un supermercato per i ladri.
Ormai sono centinaia i furti denunciati nelle ultime settimane da ignari cittadini che spesso di sono ritrovati con la propria quotidianità sconvolta, impotenti a proteggersi, ma, soprattutto, annichiliti dal senso di abbandono da parte delle amministrazioni. “Ormai ci sentiamo poco sicuri anche quando siamo chiusi a chiave in casa nostra, la gente è stufa”, dichiara un cittadino di Ponte Taro nel comune di Fontevivo. In effetti questo comune è fra i più colpiti dalla delinquenza e in particolare il quartiere di Case Rosi (ma anche a Bianconese e a Ponte Taro non si scherza) dove si sono verificati veri e propri atti di brigantaggio, con circa 60 fra abitazioni, garage e cantine forzati e saccheggiati. Una rabbia che trasuda  in ogni cittadino onesto che lavora, produce e paga le tasse. Ormai da troppo tempo questa parte di territorio parmense è lacerato da questa situazione. E c’è chi rincara la dose: “ la rabbia sale ancora di più pensando che il Sindaco Grassi nel programma elettorale sulla sicurezza aveva messo nero su bianco lodevoli iniziative come l’aumento dei controlli sul territorio da parte degli Agenti delle Terre Verdiane e l’installazione e la messa in funzione di nuove telecamere per la videosorveglianza: peccato che l’impegno con gli elettori sia rimasto solo li sulla carta”. “Questo suona ancora più grottesco –dichiara il segretario della sezione di Fontevivo-Fontanellato della Lega Nord- considerando che nel quartiere Case Rosi si accede e si esce per una unica strada che, come tale, sarebbe facilmente controllabile con una telecamera. E non crediamo che il costo di questa operazione sia tanto elevato da non poter essere realizzato da una amministrazione che si autodefinisce virtuosa. Il vero problema è che, di tutto quanto sbandierato  durante i suoi mandati, il Sindaco Grassi non ha realizzato nulla; solo la perversa volontà di farsi tutta la pubblicità possibile, anche sfruttando le disgrazie dei suoi concittadini, per accaparrarsi un posto all’ombra di Bernazzoli.

Ufficio stampa Lega Nord Fontevivo – Fontanellato

LA SINISTRA E' CAUSA DEL SUO MAL ...PIANGA SE STESSA.


Confermato lo sciopero generale
a Parma .


Cgil, Cisl e Uil contro la manovra del Governo Monti. Ritrovo in piazza Garibaldi e corteo verso la prefettura Il vertice informale che si è tenuto domenica sera tra il premier Mario Monti e i rappresentanti delle sigle sindacali è stato ritenuto infruttuoso da queste ultime. Per cui lo sciopero in programma oggi è stato confermato. Anche a Parma, quindi, dopo un periodo di divisione sindacale Cgil, Cisl e Uil di Parma  tornano a lottare insieme per chiedere di cambiare la manovra Monti e aderiscono allo sciopero-protesta di 4 ore indetto per oggi oggi in concomitanza con l'avvio del percorso alla Camera del provvedimento.
Pertanto i sindacati danno appuntamento a tutti, lavoratori, pensionati, affinché si ritrovino alle 1 in P.piazza Garibaldi per un corteo verso la prefettura di Parma per "manifestare tutti insieme e chiedere al Governo una politica economica basata sì sul rigore ma che preveda una crescita e una giusta equità, per dire basta al prelievo nelle solite tasche".
LA POSIZIONE DEI SINDACATI - "Nessuno può pensare che non ci sia la necessità di una manovra rigorosa, ma non può essere la solita manovra a senso unico, senza un valore sociale che contraddistingue chi ha dato e continua a dare e chi no, che non fa differenze fra chi ha e chi non ha. Non è la stessa cosa negare la rivalutazione delle pensioni e porre una tassa per il parcheggio della barca.
Questa manovra colpisce ancora una volta i giovani e ancor più pesantemente le donne, si è accantonato ancora qualsiasi discorso di riforma fiscale ed è scomparso ogni accenno ad una possibile patrimoniale ed alle imposte dirette, per non dimenticare i costi della politica che improvvisamente non sono più un problema e comunque non immediato.
I sindacati confederali non sono d'accordo sulle misure riguardanti la rivalutazione delle pensioni e il limite di 900 euro, rivendicano una discussione sul fisco che preveda misure sulle tasse indirette e sui carichi patrimoniali. Nei nuovi provvedimenti non ci sono risorse per i più giovani e i più anziani sommano due svantaggi: gli si chiede di lavorare di più e di avere una pensione più bassa.
Cgil, Cisl e Uil sono convinti che in questa manovra manchi la crescita, mentre sono certi che porterà ad un aumento della disoccupazione, ad una diminuzione dei consumi per effetto dell'aumento dell'Iva,  e tutto ciò col rischio di non raggiungere l'obiettivo del pareggio di bilancio.
Per questo motivo hanno deciso questa mobilitazione affinché si apra un confronto che riveda in modo più equo gli interventi e per far pressione sugli organi legislativi (Camera e Senato) che andranno a discutere e approvare la legge con l'intento di far capire qual è il paese reale e quali sono le sue richieste.

da parmarepubblica.it

domenica 11 dicembre 2011

Prima pagina


Alla tradizionale cena di Auguri della Lega Nord di Parma hanno trionfato i tipici "GALLEGGIANTI"
















DECRETO MONTI ? ECCO UNA SINTESI DEI CONTENUTI FANTOZZIANI !


Per aumentare le TASSE e colpire pensionati e persone piu' deboli non serviva scomodare i Professoroni, bastava il Rag. Fantozzi  Dove sono andati a finire i tagli programmati delle spese dei Ministeri e il Federalismo Fiscale?


ECCO UNA SINTESI DEI CONTENUTI  PER CAPIRE MEGLIO LE  GENIALI SOLUZIONI  DEGLI ESIMI PROFESSORI E BANCHIERI CHE  LA SINISTRA HA VOLUTO AL GOVERNO !

Articolo 1 - Aiuto alla crescita economica (ACE)
L’articolo 1 al fine di favorire il finanziamento delle imprese mediante capitale proprio, introduce un Aiuto alla crescita economica – ACE, consentendo di dedurre dal reddito imponibile la componente derivante dal rendimento nozionale di nuovo capitale proprio. Tali disposizioni sono introdotte in considerazione della esigenza di rilanciare lo sviluppo economico del Paese e fornire un aiuto alla crescita, mediante una riduzione della imposizione sui redditi derivanti dal finanziamento con capitale di rischio, nonché per ridurre lo squilibrio del trattamento fiscale tra imprese che si finanziano con debito ed imprese che si finanziano con capitale proprio, e rafforzare, quindi, la struttura patrimoniale delle imprese e del sistema produttivo italiano.

Articolo 2 - Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per donne e giovani
L’articolo 2 rende integralmente deducibile ai fini delle imposte dirette (IRES e IRPEF), a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, la quota di IRAP dovuta relativa al costo del lavoro; introduce altresì agevolazioni IRAP per l’assunzione di lavoratrici e giovani di età inferiore ai 35 anni.

Articolo 3 - Programmi regionali cofinanziati dai fondi strutturali e
rifinanziamento Fondo di garanzia
L’articolo 3, commi da 1 a 3, esclude dal computo dell'applicazione delle
regole del patto di stabilità per le regioni a statuto ordinario anche le spese
effettuate per gli anni 2012, 2013 e 2014 a valere sulle risorse dei
cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali comunitari nel limite di un miliardo di euro per ciascuna annualità considerata. Al fine di compensarne gli effetti in termini di fabbisogno e di indebitamento netto, viene istituito un “Fondo di compensazione per gli interventi volti a favorire lo sviluppo”, con una dotazione, in termini di sola cassa, di un miliardo per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014. Il comma 4 incrementa di 400 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014 la dotazione del Fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese. Il comma 5 riassegna 300 milioni di euro al fondo di dotazione dell'Istituto centrale per il credito a medio termine (Mediocredito centrale) per le finalità connesse alle attività di credito all’esportazione.

Articolo 4 - Detrazioni per interventi di ristrutturazione, di
efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamità naturali
L’articolo 4 (commi 1 - 3 e 5) introduce a regime la detrazione IRPEF del 36 per cento per le spese di ristrutturazione edilizia sostenute per un importo non superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare. La norma è inserita in un nuovo articolo 16-bis del nel testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), che riepiloga la disciplina concernente gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, ora contenuta all'articolo 1 della legge n. 449 del 1997, la cui vigenza viene limitata all’anno 2011.
Il comma 4, inoltre, proroga al 31 dicembre 2012, con una modifica all’articolo 1, comma 48, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, le agevolazioni fiscali in materia di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio (cosiddetto 55 per cento), mentre a decorrere dal 1° gennaio 2013 si applica la detrazione del 36 per cento come modificata dal nuovo articolo 16-bis del Tuir.

Articolo 5 - Introduzione dell’ISEE per la concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali, con destinazione dei relativi risparmi a favore delle famiglie
L’articolo 5 intende rivedere le modalità di determinazione dell’ISEE. A tal fine viene rafforzata la rilevanza degli elementi collegati alla ricchezza patrimoniale della famiglia e ai trasferimenti monetari, anche se esenti da imposizione fiscale.
Con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio de Ministri sono individuate le agevolazioni fiscali e tariffarie, nonché le provvidenze di natura assistenziale che, a decorrere dal 1° gennaio 2013, non possono essere
più riconosciute ai soggetti in possesso di un ISEE superiore alla soglia
individuata dallo stesso decreto. Restano comunque salvi i requisiti reddituali
previsti a normativa vigente.

Articolo 6 - Equo indennizzo e pensioni privilegiate
L’articolo 6 prevede che, ferma la tutela derivante dall'assicurazione
obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono abrogati gli istituti dell'accertamento della dipendenza dell'infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata. La disposizione non si applica nei confronti del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico e con riferimento ai procedimenti in corso.

Articolo 7 - Partecipazione italiana a banche e fondi
L’articolo 7 con il comma 1 autorizza l'accettazione e l’esecuzione di due
emendamenti all'Accordo istitutivo della BERS (Banca europea per la
ricostruzione e lo sviluppo), adottati allo scopo di estendere le potenzialità di
azione della Banca anche ai paesi membri appartenenti all’area del Mediterraneo orientale e meridionale, nonché, con riferimento ai Fondi speciali, di ampliarne le possibillità di utilizzazione al novero dei potenziali Paesi di operazione. Il comma 2, al fine di rendere possibile l'adempimento degli impegni dell’Italia per la partecipazione a banche e fondi internazionali di sviluppo, autorizza per il 2012, 2013 e 2014 rispettivamente la spesa di 87,642 milioni, di 125,061 milioni e di 121,726 milioni di euro.
Il comma 3, per la partecipazione italiana agli aumenti di capitale delle
banche multilaterali di sviluppo, dispone l'utilizzazione di 226 milioni di euro, nella misura di 26 milioni nel 2012, 45 milioni per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015, 35,5 milioni nel 2016 e 29,5 milioni nel 2017.

Articolo 8 - Misure per la stabilità del sistema creditizio
L’articolo 8 reca misure di stabilizzazione del sistema creditizio volte a
concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane. Si
riconosce inoltre al Ministero dell'economia e delle finanze, fino al 30 giugno
2012, la facoltà di rilasciare la garanzia statale su finanziamenti erogati dalla
Banca d'Italia alle banche italiane e alle succursali di banche estere in Italia per fronteggiare gravi crisi di liquidità, richiamando in particolare i cosiddetti casi di emergency liquidity assistance (i.e., offerta di liquidità di ultima istanza).

Articolo 9 - Imposte Differite Attive
L’articolo 9 modifica e integra la disciplina che ha riconosciuto come crediti
d’imposta le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio(Deferred Tax
Asset), relativa al sistema bancario, introdotta dall’articolo 2, commi 55-61, del decreto legge n. 225 del 2010, estendendola anche alle perdite riportate. In particolare, si prevede che la quota delle attività per imposte anticipate iscritte in bilancio relative alle perdite di un periodo d'imposta (art. 84 del TUIR) e derivante dalla deduzione dei componenti negativi di reddito si trasforma per intero in crediti d’imposta. Inoltre, la norma sembra diretta a precisare che i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d’imposta non sono deducibili, con decorrenza dal periodo d’imposta in corso alla data di approvazione del bilancio.

Articolo 10 - Regime premiale per favorire la trasparenza
L’articolo 10 reca disposizioni volte, complessivamente, a promuovere la
trasparenza e l'emersione di base imponibile.
Con un primo gruppo di norme (commi da 1 a 8) sono riconosciuti benefici
fiscali nei confronti di artisti, professionisti, persone fisiche e società di persone esercenti attività imprenditoriali, a condizione che essi adempiano a una serie di obblighi di trasparenza.
Il secondo gruppo di norme (commi da 9 a 13) novella la disciplina relativa ai limiti dell’attività di accertamento dell’Amministrazione finanziaria nei confronti dei soggetti “congrui” agli studi di settore.

Articolo 11 - Emersione di base imponibile
L’articolo 11 reca disposizioni volte, nel complesso, a favorire l’emersione di
base imponibile.

Articolo 12 - Riduzione del limite per la tracciabilità dei pagamenti a 1.000 euro e contrasto all’uso del contante
L’articolo 12 interviene sull'articolo 49 del D.Lgs. n. 231 del 2007 riducendo
da 2.500 a 1.000 euro la soglia massima per l’utilizzo del contante e dei titoli al portatore. Viene posticipato di 3 mesi (dal 30 settembre 2011 al 31 dicembre 2011) il termine entro il quale i libretti di deposito bancari o postali al portatore con saldo pari o superiore a 1.000 euro devono essere estinti. Si impone, infine, alle Pubbliche Amministrazioni di effettuare le operazioni di pagamento delle loro spese mediante l’utilizzo di strumenti telematici.

Articolo 13 - Anticipazione sperimentale dell’imposta municipale propria
L’articolo 13commi 1-17, anticipa al 2012 l’applicazione dell’imposta
municipale propria (IMU), istituita e disciplinata dal D.Lgs. n.23/2011 sul
federalismo municipale, prevedendone tuttavia un periodo di applicazione
sperimentale per un triennio ( 2012-2014). Il presupposto dell’imposta, la cui
aliquota ordinaria è stabilita pari allo 0,76 per cento, è costituito dal possesso di
immobili che viene ora a ricomprendere, a differenza di quanto prevede la
disciplina vigente, anche l’abitazione principale e le relative pertinenze. Viene
inoltre disposta la rivalutazione delle rendite catastali dei fabbricati e dei terreni
agricoli,.
commi 18 e 19 dell’articolo 13 includono nel Fondo sperimentale di
riequilibrio previsto dal decreto legislativo n. 23 del 2011 sulla fiscalità municipale
anche l’importo derivante dalla compartecipazione comunale al gettito IVA.
Il comma 20 incrementa di 10 milioni per gli anni 2012 e 2013 la dotazione
finanziaria del Fondo di solidarietà per i mutui prima casa. Il comma 21
interviene sui termini per la procedura di riconoscimento della ruralità dei
fabbricati.

Articolo 14 - Istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi
L’articolo 14 istituisce, a decorrere dal 1° gennaio 2013, il tributo comunale
sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa dai comuni e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni.

Articolo 15 - Disposizioni in materia di accise
L’articolo 15 reca disposizioni in materia di accise sui prodotti energetici, in
particolare incrementando la misura delle accise sui carburanti.

Articolo 16 - Disposizioni per la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei
L’articolo 16 reca disposizioni per la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni
ed aerei. In particolare il comma 1 introduce, a decorrere dal 2012, una
addizionale erariale della tassa automobilistica per le autovetture e per gli
autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose pari a 20 euro per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 185 chilowatt.
commi da 2 a 10 prevedono, a decorrere dal 1° maggio 2012, il pagamento della tassa annuale di stazionamento per le unità da diporto, determinata in misura giornaliera ed in base alla lunghezza dell’imbarcazione. Vengono considerati riduzioni o esclusioni dal pagamento della tassa.
commi da 11 a 15 istituiscono e disciplinano l’imposta erariale sugli
aeromobili privati. L’imposta si applica ai velivoli (aeroplani, idrovolanti e anfibi) e agli elicotteri in misura proporzionale al loro peso, mentre agli alianti, motoalianti, autogiri e aerostati si applica in misura fissa annuale, pari a 450 euro.

Articolo 17 - Canone RAI
L’articolo 17 dispone che in sede di dichiarazione dei redditi le imprese e
le società devono indicare il pagamento del canone di abbonamento
radiotelevisivo speciale.

Articolo 18 - Clausola di salvaguardia
L’articolo 18 è volto a sterilizzare gli effetti dell'articolo 40 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, che aveva previsto (nel testo modificato dall’articolo 1, comma 6, del decreto-legge 138 del 2011), la riduzione del 5% nel 2012 e del 20% a decorrere dal 2013 dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale riportati nell’allegato C-bis al medesimo decreto-legge n. 98. Sono inoltre modificati gli effetti positivi, ai fini dell'indebitamento netto, derivanti dal predetto articolo 40, che vengono rideterminati in 13.119 milioni di euro per l’anno 2013 ed a 16.400 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2014.

Articolo 19 - Disposizioni in materia di imposta di bollo su titoli,
strumenti e prodotti finanziari nonché su valori “scudati”
L’articolo 19, commi 1-3, interviene sulla disciplina della tassazione sul bollo per gli strumenti finanziari, introducendo una imposizione su base proporzionale pari allo 0,1% per il 2012 e allo 0,15% dal 2013 e, al contempo, ampliando la base imponibile su cui insiste l’imposta, al fine di includervi anche i prodotti finanziari non soggetti all’obbligo di deposito.
commi da 4 a 10 dell’articolo 19 prevedono l’applicazione di un’imposta
dell’1,5 per cento sulle attività oggetto di rimpatrio o regolarizzazione a seguito delle disposizioni di cui agli articoli 12 e 15 del decreto legge n. 350/2001 e all’articolo 13-bis del decreto legge n. 78/2009 (c.d. scudo fiscale).

Articolo 20 - Riallineamento partecipazioni
L’articolo 20 estende anche alle operazioni aziendali straordinarie effettuate
nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2011 la possibilità di “affrancare” fiscalmente i maggiori valori delle partecipazioni di controllo, iscritti in bilancio a seguito delle predette operazioni straordinarie, a titolo di avviamento, marchi d’impresa e altre attività immateriali. Viene dunque ampliata l’operatività temporale della disciplina sul riallineamento delle divergenze contabili emerse a seguito di operazioni aziendali straordinarie relativamente agli avviamenti, ai marchi d'impresa e alle altre attività immateriali, introdotta dall’articolo 23, comma 12 e seguenti del D.L. 6 luglio 2011, n. 98. Il comma 13 del citato articolo 23 limita infatti l’applicabilità delle suddette norme alle operazioni effettuate nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2010 e a quelle effettuate nei periodi di imposta precedenti.

Articolo 21 - Soppressione enti e organismi
commi da 1 a 9 dell’articolo 21 dispongono la soppressione di INPDAP ed ENPALS e il conseguente trasferimento delle funzioni all’INPS.
commi 10 e 11 dispongono la soppressione (da realizzarsi entro 180
giorni) e messa in liquidazione dell’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la
trasformazione Fondiaria in Puglia e Lucania (EIPLI). Alle regioni interessate
spetterà il compito di individuare o costituire il soggetto al quale saranno
trasferite le funzioni dell’ente disciolto, con le relative risorse umane e
strumentali, nonché tutti i rapporti attivi e passivi, garantendo l’occupazione dei titolari di rapporto di lavoro a tempo indeterminato con l’ente soppresso.
Il comma 12 dispone l’istituzione, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto il esame, del Consorzio nazionale per i grandi laghi prealpini, posto sotto la vigilanza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, riunificando in un unico consorzio nazionale le funzioni dei tre consorzi del Ticino, dell’Oglio e dell’Adda.
commi da 13 a 21 disciplinano la soppressione dell’ Agenzia nazionale per
la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, dell’Agenzia per la sicurezza
nucleare e dell’ Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale e gli adempimenti conseguenti alla soppressione dei predetti enti.

Articolo 22 - Altre disposizioni in materia di enti e organismi pubblici
L’articolo 22comma 1 obbliga gli enti e organismi pubblici anche con
personalità di diritto privato, ad esclusione delle società, percettori di apporti
statali, di trasmettere i propri bilanci alle amministrazioni vigilanti e al Ministero dell’economia e delle finanze – RGS, entro dieci giorni dalla data di delibera o approvazione dei medesimi.
commi 2 e 4 prevedono il riordino, con regolamenti di delegificazione, degli organi collegiali delle Agenzie, incluse quelle fiscali, ed enti e organismi
strumentali, che assicuri la riduzione del numero complessivo dei componenti gli organi medesimi. Il comma 3 estende alle agenzie e agli altri organismi
sottoposti alla vigilanza delle regioni, delle province autonome di Trento e
Bolzano e degli enti locali, la riduzione del numero dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo.
Il comma 5 posticipa al 31 dicembre 2012 il termine per l’emanazione dei
regolamenti di delegificazione finalizzati a revisionare l’assetto ordinamentale e organizzativo delle fondazioni lirico-sinfoniche, destinato a spirare a fine 2011 ai sensi dell’art. 1, comma 3, del D.L. 64/2010.
commi 6-9, sostituiscono i commi da 18 a 26 dell’articolo 14 del decretolegge n. 98/2011, che avevano soppresso l’Istituto per il commercio con l’estero (ICE) trasferendone funzioni, risorse umane, strumentali e finanziarie, al Ministero dello sviluppo economico ed al Ministero degli affari esteri per le parti di rispettiva competenza, e istituisce un nuovo organismo denominato “ICE –Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane”. Vengono definite le funzioni e gli organi del nuovo ente, e si disciplina il passaggio di personale al Ministero dello sviluppo economico e alla nuova Agenzia.

Articolo 23 - Riduzione dei costi di funzionamento delle Autorità di
Governo, del CNEL, delle Autorità indipendenti e delle Province
L’articolo 23, commi 1 e 2, prevede la riduzione dei componenti delle autorità amministrative indipendenti. Il comma 3 esclude la possibilità di conferma dei membri di tutte le Authorities alla cessazione del mandato.
Ai sensi dei commi 4 e 5 dell’articolo 23 (che introducono un comma 3-bis
all’art. 33 del D.Lgs. 163/2006), per le gare bandite successivamente al 31 marzo 2012, i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti devono affidare obbligatoriamente ad un'unica centrale di committenza l'acquisizione di lavori, servizi e forniture nell'ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, o costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici.
Il comma 6 reca una disposizione di interpretazione autentica volta a chiarire che nel calcolo del trattamento economico del dipendente pubblico, non parlamentare, nominato ministro o sottosegretario, devono essere comprese anche le componenti accessorie e variabile della retribuzione, ai fini del calcolo del limite (pari all’indennità parlamentare) oltre al quale detto trattamento economico non spetta. La disposizione, inoltre, stabilisce che per il calcolo ai fini dell’anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza, del periodo di aspettativa deve farsi riferimento all’ultimo trattamento economico in godimento, inclusa, per i dirigenti, la parte fissa e variabile della retribuzione di posizione, ed esclusa la retribuzione di risultato.
Il comma 7 prevede che, qualora la Commissione governativa per il
livellamento retributivo Italia-Europa, non abbia provveduto entro i termini di
legge (entro il 31 dicembre 2011) alla individuazione della media dei trattamenti economici europei dei titolari di cariche elettive e di incarichi di vertice delle pubbliche amministrazioni, il Governo provvederà con apposito provvedimento d’urgenza.
commi da 8 a 13 intervengono sull’organizzazione del Consiglio nazionale
dell’economia e del lavoro provvedendo, tra l’altro, a ridurne il numero dei
componenti.
commi da 14 a 21 riordinano il sistema delle province. Ad esse sono affidate esclusivamente funzioni di indirizzo politico e di coordinamento. Inoltre si dispone la riduzione del numero dei consiglieri provinciali e la loro elezione da parte dei consigli comunali.
Il comma 22 stabilisce che la titolarità di qualsiasi carica, ufficio o organo di
natura elettiva di un ente territoriale non previsto dalla Costituzione è a titolo
esclusivamente onorifico e non può dare luogo ad alcuna forma di
remunerazione, indennità o gettone di presenza.

Articolo 24 - Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici
L’articolo 24 reca numerose e sostanziali modifiche alla normativa
previdenziale vigente.
Ai sensi del comma 1, le disposizioni dell’articolo 24 hanno lo scopo di
garantire il rispetto, nel tempo, dei vincoli di bilancio, della stabilità economico-finanziaria nonché di rafforzare la sostenibilità di lungo periodo del sistema pensionistico in termini di incidenza della spesa previdenziale sul P.I.L., sulla base dei seguenti principi e criteri:
a) equità e convergenza intragenerazionale e intergenerazionale, con
abbattimento dei privilegi e clausole derogative soltanto per le categorie più
deboli;
b) flessibilità nell'accesso ai trattamenti pensionistici anche attraverso incentivi
alla prosecuzione della vita lavorativa;
c) adeguamento dei requisiti di accesso alle variazioni della speranza di vita;
d) semplificazione, armonizzazione ed economicità dei profili di funzionamento delle diverse gestioni previdenziali.
In particolare dal 1° gennaio 2012:
������ si introduce il sistema di calcolo contributivo pro-rata per le quote di pensioni con riferimento alle anzianità contributive maturate a decorrere dalla medesima data, quindi anche per i lavoratori che possedevano almeno 18 anni di anzianità contributiva al 1° gennaio 1996 (comma 2);
������ si riconosce la certezza, attraverso un’apposita certificazione, dei diritti dei lavoratori che abbiano già raggiunto, al 31 dicembre 2011, i requisiti al pensionamento ai sensi della normativa previgente (comma 3);
������ si prevede che la pensione di vecchiaia possa conseguirsi all'età in cui operano i requisiti minimi previsti dallo stesso articolo 24, disponendo altresì un incentivo al proseguimento dell'attività lavorativa attraverso una
riparametrazione dei coefficienti di trasformazione, calcolati fino all'età di 70
anni (comma 4);
������ si sopprime il regime delle decorrenze (cd. finestre) annuali per i soggetti che maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento per il pensionamento di vecchiaia ed il pensionamento anticipato (comma 5);
������ si attua una revisione complessiva del sistema pensionistico (commi 6 e 7), in particolare accelerando il processo di allineamento del requisito anagrafico previsto per il pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici dipendenti private da 1° gennaio 2018; nonché incrementando di un anno, dal 2018, il requisito anagrafico per l’accesso all’assegno sociale e ad altre provvidenze specifiche (comma 8). Allo stesso tempo, viene introdotto un limite anagrafico minimo per l’accesso alla pensione di vecchiaia tale da garantire un'età minima di accesso al trattamento pensionistico non inferiore a 67 anni per i soggetti, in possesso dei predetti requisiti, che maturino il diritto alla prima decorrenza utile del pensionamento dall'anno 2021 (comma 9);
������ allo stesso tempo, si razionalizza la possibilità si accesso al pensionamento anticipato attraverso l’introduzione della pensione anticipata per i soggetti che accedano al trattamento pensionistico con età inferiori ai requisiti richiesti in precedenza esclusivamente con una specifica anzianità contributiva, prevedendo altresì la possibilità – per i soggetti con una quota di pensione calcolata con il sistema retributivo - di accedere al pensionamento con un’età inferiore ai 62 anni ma con una riduzione del 2% di tale quota (comma 10). In particolare, per tali soggetti è prevista una riduzione percentuale della quota di pensione nel caso in cui questi ultimi accedano al pensionamento anticipato con un’età inferiore ai 63 anni (comma 11);
������ si prevede il coordinamento dell’aggiornamento con cadenza triennale dei requisiti anagrafici (e dei valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva) per l’accesso ai trattamenti pensionistici anche al requisito contributivo della pensione anticipata (comma 12). Allo stesso tempo, si prevede che gli adeguamenti successivi a quello del 1° gennaio 2019 abbiano cadenza biennale (comma 13);
������ si dispongono specifiche esenzioni all’applicazione della nuova normativa per determinate categorie di lavoratori, nel limite di un contingente di 50.000 soggetti (comma 14), disponendo altresì il monitoraggio, da parte degli enti previdenziali, delle domande di pensione presentate dai lavoratori interessati (comma 15);
������ l’estensione dei coefficienti di trasformazione nel sistema contributivo per età fino a 70 anni a decorrere dal 1° gennaio 2013 (comma 16).
������ alcune modifiche all’articolo 1 del D.lgs. 67/2011 che riducono il periodo di transitorio per l’accesso al pensionamento anticipato per i lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, ferma la previsione dei commi 10 e 11 dell’articolo 24 in tema di pensione anticipata (comma 17);
������ l’adozione di un regolamento, da emanare entro il 30 giugno 2012, per l’armonizzazione dei requisiti di accesso ai regimi pensionistici e alle gestioni pensionistiche con requisiti diversi da quelli vigenti nell’assicurazione generale obbligatoria, compresi alcuni tipologie di lavoratori come quelli del settore minerario, il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, dei vigili del fuoco e relativi dirigenti e gli iscritti ai dipendenti della Ferrovie dello Stato Spa
(comma 18);
������ la facoltà, in materia di totalizzazione, per i soggetti interessati,  di cumulare iperiodi assicurativi non coincidenti, di qualsiasi durata ai fini del
conseguimento di un'unica pensione (comma 19);
������ la conferma dell’applicazione degli istituti dell’esonero dal servizio, permanenza in servizio oltre i limiti di età, collocamento a riposo e risoluzione del rapporto di lavoro per i dipendenti pubblici, con specifiche eccezioni per i soggetti che maturano i requisiti per il pensionamento a decorrere dalla medesima data (comma 20);
������ l’introduzione, a decorrere dal 1° gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2017, di un contributo di solidarietà a carico degli iscritti e dei pensionati delle gestioni previdenziali confluite nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e del Fondo di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, allo scopo di determinare il concorso dei medesimi al riequilibrio del predetto Fondo, secondo un ammontare definito (comma 21);
������ l’aumento delle aliquote contributive pensionistiche, di finanziamento e di computo, delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell'INPS nella misura dello 0,3% annuo, fino a raggiungere il livello del 22% (comma 22);
������ la rideterminazione delle aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo dei lavoratori agricoli, coltivatori diretti, mezzadri e coloni iscritti alla relativa gestione autonoma dell’INPS (comma 23);
������ l’adozione entro e non oltre il 31 marzo 2012, ai fini dell’equilibrio finanziario delle gestioni degli enti previdenziali di diritto privato dei professionisti, di misure volte ad assicurare l’equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di 50 anni, sottoposte all’ all’approvazione dei Ministeri vigilanti, con specifiche sanzioni in assenza di tali provvedimenti (comma 24);
������ il riconoscimento della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici solamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a due volte il trattamento minimo INPS (comma 25);
������ l’estensione ai professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, delle tutele in materia di malattia e maternità (comma 26);
������ l’istituzione presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali di un Fondo per il finanziamento di interventi a favore dell'incremento in termini quantitativi e qualitativi dell'occupazione giovanile e delle donne (comma 27);
������ la costituzione di una specifica Commissione composta da esperti e da rappresentanti di enti gestori di previdenza obbligatoria nonché di Autorità di vigilanza operanti nel settore previdenziale, incaricata di svolgere entro il 31 dicembre 2012 un’analisi su possibili ed ulteriori forme di gradualità nell'accesso al trattamento pensionistico ed eventuali forme di decontribuzione parziale dell'aliquota contributiva obbligatoria verso schemi previdenziali integrativi (comma 28);
������ l’elaborazione, a cadenza annuale, da parte del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali, assieme agli enti gestori di forme di previdenza obbligatoria, di un programma coordinato di iniziative di informazione e di educazione previdenziale, finalizzato anche a diffondere tra le giovani generazioni, la consapevolezza della necessità dell'accantonamento di risorse a fini previdenziali (comma 29);
������ la promozione da parte del Governo, entro il 31 dicembre 2011, di un tavolo di confronto con le parti sociali al fine di riordinare il sistema degli ammortizzatori sociali e degli istituti di sostegno al reddito e della formazione continua (comma 30);
������ la disapplicazione, per la quota di alcune tipologie di indennità di fine rapporto previste nel T.U.I.R., di importo eccedente euro 1.000.000,00, del regime di tassazione separata e l’assoggettamento alla tassazione ordinaria (comma 31).

Articolo 25 - Riduzione del debito pubblico
L’articolo 25 destina al Fondo ammortamento titoli di Stato una quota dei
proventi della vendita all’asta dei diritti di emissione di CO2. La quota sarà
stabilita con successivo D.P.C.M..

Articolo 26 - Prescrizione anticipata delle lire in circolazione
L’articolo 26 prevede la prescrizione a favore dell’erario delle banconote, dei biglietti e delle monete in lire ancora in circolazione e destina il relativo
controvalore al Fondo ammortamento dei titoli di Stato.

Articolo 27 - Dismissioni immobili
L’articolo 27, al comma 1, attraverso l’inserimento di un nuovo articolo 33-bis nel decreto legge n. 98 del 2011, attribuisce all’Agenzia del demanio il compito di promuovere iniziative volte alla costituzione di società, consorzi o fondi immobiliari con la finalità di valorizzare e alienare il patrimonio immobiliare pubblico di proprietà dello Stato, delle Regioni, degli enti locali e degli enti vigilati. Qualora si costituiscano delle società, ad esse partecipano i soggetti che apportano i beni e, necessariamente, l’Agenzia del demanio in qualità di finanziatore e di struttura tecnica di supporto.
Il comma 2, attraverso l’inserimento di un nuovo articolo 3-ternel decreto
legge n. 351 del 2001, nell’ambito di un complessivo processo di valorizzazione degli immobili pubblici, disciplina la formazione di programmi unitari di valorizzazione territoriale per il riutilizzo funzionale e la rigenerazione degli immobili di proprietà di Regioni, Province e comuni e di ogni soggetto pubblico, anche statale, proprietario, detentore o gestore di immobili pubblici, nonché degli immobili oggetto di procedure di valorizzazione di cui al decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85 (federalismo demaniale).
Il comma 3 reca alcune novelle all’articolo 7 della legge n. 183/2011 (Legge di stabilità 2012), che ha introdotto disposizioni volte alla dismissioni di terreni
agricoli dello Stato o di enti pubblici nazionali, attribuendo ai giovani un diritto di prelazione nel processo di alienazione.
Il comma 4, modificando la normativa in materia di locazioni passive di
immobili da parte delle amministrazioni dello Stato, prevista dall’articolo 2,
comma 222, della legge n. 191 del 2009, sopprime il Fondo unico destinato alle spese per canoni di locazioni di immobili assegnati alle predette amministrazioni e dispone che non sia più l’Agenzia del demanio a stipulare e ad adempiere i contratti di locazione: tale compito è assegnato alle singole amministrazioni, previo nulla osta dell’Agenzia del demanio.
Il comma 5, modificando la normativa in materia di manutenzione degli
immobili pubblici, posticipa al 1° gennaio 2013 il termine a partire dal quale sono attribuiti all’Agenzia del demanio le decisioni di spesa relative agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati sugli immobili di proprietà dello Stato, in uso per finalità istituzionali alle amministrazioni dello Stato, e gli altri adempimenti in materia.
Il comma 6 prevede il diretto coinvolgimento dei comuni nella gestione di
alloggi costruiti a favore di chi occupava originariamente abitazioni malsane.
Il comma 7 è volto ad abrogare alcune disposizioni relative a Roma Capitale
che devono intendersi ormai superate per effetto dell’entrata in vigore di leggi ordinarie di epoca successiva volte ad innovare la disciplina relativa alla
razionalizzazione degli spazi allocativi utilizzati dalle Amministrazioni sia a titolo
di locazioni passive che di usi governativi.
Il comma 8 modifica l’art. 5, comma 5, del D.Lgs. n. 85 del 2010, in materia di federalismo demaniale relativo ai beni culturali, eliminando alcuni vincoli
temporali che non apparivano chiari.
commi da 9 a 17 recanti misure volte a risolvere i problemi legati
all’eccessivo sovraffollamento degli istituti penitenziari, consentono al Ministero della Giustizia di individuare propri beni immobili, suscettibili di valorizzazione e dismissione in favore di soggetti pubblici e privati, attraverso la permuta, anche parziale, con altri immobili, già esistenti o da edificare, da destinare a nuovi istituti penitenziari.

Articolo 28 - Concorso alla manovra degli Enti territoriali e ulteriori
riduzioni di spese
L'articolo 28, ai commi 1 e 2, dispone l'aumento dell'aliquota base
dell'addizionale regionale all'IRPEF destinata al finanziamento del Servizio
sanitario nazionale dallo 0,9 allo 1,23% e, per un importo corrispondente
all'aumento, per le regioni a statuto ordinario la riduzione della
compartecipazione all'IVA, anch'essa destinata al finanziamento della sanità
(comma 5) e per le regioni a statuto speciale – nelle more dell'emanazione delle
norme di attuazione – l'accantonamento di una quota delle compartecipazioni ai
tributi erariali ad esse spettanti (commi 3 e 4). Disposizioni specifiche riguardano
la Regione siciliana, in quanto ancora partecipe del Fondo sanitario nazionale.
Il comma 6 reca una disposizione ordinamentale in relazione ai conti di
tesoreria ed alle erogazioni alle regioni per il finanziamento della sanità.
commi 7 e 8 recano la riduzione dei Fondi sperimentali di riequilibrio e dei
Fondi perequativi dei comuni e delle province, come determinati dai
provvedimenti attuativi della legge n. 42/2011 sul federalismo fiscale, nonché dei tradizionali trasferimenti erariali dovuti ai comuni e alle province della Regione Siciliana e della Regione Sardegna, nell’importo di 1.450 milioni di euro per i comuni e di 415 milioni di euro per le province a decorrere dall’anno 2012. Per i comuni, la riduzione è ripartita in proporzione alla distribuzione territoriale
dell’imposta municipale propria sperimentale, disciplinata dall’articolo 13 del
decreto (comma 9). Per le province, la riduzione è ripartita proporzionalmente (comma 10).
Il comma 11 sopprime una disposizione del decreto legislativo n. 68 del 2011 in materia di possibili effetti di gettito derivanti dalla soppressione dell’addizionale provinciale sull’energia elettrica.

Articolo 29 - Acquisizione di beni e servizi attraverso il ricorso alla
centrale di committenza nazionale e interventi per l’editoria
commi 1 e 2 dell’articolo 29 prevedono la facoltà, per le amministrazioni
pubbliche centrali e per gli enti nazionali di previdenza e di assistenza sociale, di avvalersi di CONSIP per lo svolgimento delle funzioni di centrale di committenza.
Il comma 3 dispone la cessazione del sistema di erogazione dei contributi
diretti all’editoria di cui alla legge. n. 250 del 1990 dal 31 dicembre 2014, con
riferimento alla “gestione 2013”, allo scopo di contribuire all'obiettivo del pareggio di bilancio entro la fine del 2013. Dispone, inoltre, che il Governo provvede alla revisione del regolamento di semplificazione e riordino dell'erogazione dei contributi all'editoria (DPR n. 233 del 2010), con effetti a decorrere dal 1° gennaio 2012.

Articolo 30 - Esigenze indifferibili
L’articolo 30 comma 1, novellando l’art. 33, comma 18, della legge di stabilità per il triennio 2012-2014, opera indirettamente un’ulteriore proroga, fino al 31 dicembre 2012, degli stanziamenti per le missioni internazionali di pace cui l’Italia partecipa, apprestando nel contempo le necessarie risorse, nella misura di 700 milioni di euro aggiuntivi a favore del Fondo per il finanziamento delle missioni di pace.
Il comma 2, primo periodo, prevede che le risorse del fondo per gli
investimenti del Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A. possano essere utilizzate, per l’anno 2011, per contribuire ad assicurare lo svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale ferroviario da parte di Trenitalia S.p.A. nelle regioni a statuto ordinario.
Il comma 2, secondo periodo, abroga l’articolo 1, comma 6, della legge n.
220/2010, recante disposizioni per la ripartizione tra le regioni delle risorse per il trasporto pubblico ferroviario locale e regionale di cui all’articolo 25 del D.L. n. 185/2008.
Il comma 3 incrementa di 800 milioni di euro annui, a decorrere dal 2012, il
fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle regioni a statuto ordinario. A decorrere dal 2013 il fondo è alimentato da una compartecipazione al gettito delle accise sui carburanti di cui all’articolo 15. Sono conseguentemente abrogate le norme del D.Lgs. n. 68/2011 che dispongono la soppressione della compartecipazione regionale all’accisa sulla benzina.
Il comma 4 reca un aumento delle risorse destinate all’Agenzia per le
erogazioni in agricoltura (Agea), per il solo 2012, pari a 40 milioni
Il comma 5 incrementa di 57 milioni di euro per l’anno 2012 la dotazione del
Fondo per la protezione civile. Al relativo onere si provvede mediante
corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa relativa all’otto per mille
dell’IRPEF relativamente alla quota di pertinenza statale per l’anno 2012.
Il comma 6 autorizza la concessione di un contributo annuo, a decorrere dal
2012, per l’Accademia dei Lincei (1,3 milioni di euro) e per l’Accademia della
Crusca (0,7 milioni di euro). La copertura dell’onere è individuata nel comma 7.
Il comma 8 conferma che al MIBAC non si applicano le disposizioni vigenti
che vietano assunzioni in assenza delle riduzioni organiche prescritte. Inoltre,
autorizza l’assunzione di personale, anche dirigenziale, presso il medesimo
Ministero, per gli anni 2012 e 2013, mediante l’utilizzazione di graduatorie in
corso di validità, comunque nei limiti delle facoltà di assunzione previste dalla
legislazione vigente.

Articolo 31 - Esercizi commerciali
L’articolo 31 mira a realizzare pienamente la liberalizzazione delle attività
commerciali, nello spirito dei princìpi generali dell’ordinamento sia dell’Unione
Europea che nazionale in tema di libertà di concorrenza, di stabilimento e di
prestazione dei servizi.

Articolo 32 - Farmacie
L’articolo 32 prevede la vendita dei farmaci, dotati di prescrizione medica
obbligatoria e non rimborsabili dal SSN, anche presso le parafarmacie e i corner della grande distribuzione organizzata; l’applicazione della normativa prevista nei casi di pratica commerciale sleale verso le aziende farmaceutiche (produttrici o distributrici di farmaci) che discriminano nella svolgimento della loro attività tra farmacie e parafarmacie; la libertà di sconto su tutti i prodotti venduti in farmacia, parafarmacie e corner della grande distribuzione.

Articolo 33 - Soppressione limitazioni esercizio attività professionali
L’articolo 33 interviene sulla prevista delegificazione degli ordinamenti
professionali per stabilire che – a prescindere dall’effettiva emanazione del
regolamento di delegificazione – alla data del 13 agosto 2012 saranno abrogate tutte le disposizioni vigenti sugli ordinamenti professionali. Inoltre, la disposizione richiede che la riforma degli ordinamenti professionali limiti a 18 mesi la durata massima del tirocinio.

Articolo 34 - Liberalizzazione delle attività economiche ed eliminazione
dei controlli ex-ante
L’articolo 34 tende a promuovere una sostanziale liberalizzazione delle
attività economiche in generale, escludendo le professioni e i servizi specificati dal comma 8. La norma elenca alcune tipologie di restrizione eventualmente
preesistenti da considerare abrogate. Stabilisce inoltre che assensi,
autorizzazioni e controlli preventivi per l’esercizio di attività economiche sono
ammissibili solo per “esigenze imperative di interesse generale,
costituzionalmente rilevanti e compatibili con l’ordinamento comunitario”, nonché “nel rispetto del principio di proporzionalità”. Pone infine l’obbligo per le regioni di adeguare le rispettive legislazioni ai principi e regole descritti.

Articolo 35 - Potenziamento dell'Antitrust
L’articolo 35 amplia i poteri dell'Autorità Garante della concorrenza e del
mercato previsti all’articolo 21 della legge n. 287/1990, conferendo all’Autorità
anche la legittimazione ad agire nei confronti dei regolamenti, atti generali e
provvedimenti emanati dalla P.A.

Articolo 36 - Tutela della concorrenza e partecipazioni personali
incrociate nei mercati del credito e finanziari
L’articolo 36 pone il divieto ai titolari di cariche negli organi gestionali, di
sorveglianza e di controllo e nonché ai funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti.

Articolo 37 - Liberalizzazione del settore dei trasporti
L’articolo 37, al comma 1, prevede che il Governo, mediante regolamenti di delegificazione, adotti misure per la completa liberalizzazione del settore del trasporto ferroviario, aereo e marittimo. Il comma 2 detta i principi e criteri direttivi, prevedendo che le funzioni di regolazione nei predetti settori vengano attribuite ad una delle Autorità indipendenti esistenti. Il comma 3 individua i compiti che l’Autorità può esercitare nell’ambito delle proprie competenze. Il comma 4 stabilisce che restano ferme le competenze, diverse da quelle disciplinate dall’articolo stesso, attualmente attribuite alle amministrazioni pubbliche nei settori del trasporto. Il comma 5 dispone che l’Autorità rende pubblici i provvedimenti adottati e riferisce ogni anno alle Camere sulla disciplina relativa al processo di liberalizzazione. Il comma 6 reca la norma di copertura finanziaria

Articolo 38 - Misure in materia di politica industriale
L’articolo 38 interviene sulle norme della legge finanziaria per il 2005 (legge
n. 311/2004) riguardanti il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli
investimenti in ricerca, estendendone l’ambito di operatività ai progetti di
innovazione industriale (PII).
Articolo 39 - Misure per le micro, piccole e medie imprese
L’articolo 39, commi 1-6, interviene in materia di Fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese, rinviando per la disciplina di dettaglio a decreti di natura non regolamentare, adottati dal Ministro dello Sviluppo Economico (MiSE), d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Il comma 7 reca disposizioni relative alla patrimonializzazione dei Confidi. In
particolare la norma, anche in deroga alle disposizioni di legge che prevedono divieti o limiti di partecipazione, consente alle imprese non finanziarie di grandi dimensioni e agli enti pubblici e privati l’ingresso nel capitale sociale dei confidi e delle banche cooperative di garanzia collettiva dei fidi. Tale ingresso, tuttavia, deve essere minoritario.

Articolo 40 - Riduzione degli adempimenti amministrativi per le imprese
Il comma 1 dell’articolo 40 è finalizzato alla semplificazione degli
adempimenti relativi alla registrazione dei clienti nelle strutture ricettizie da parte dei gestori di esercizi alberghieri e di altre strutture ricettive
Il comma 2 modifica il Codice della privacy escludendo persone giuridiche,
enti ed associazioni dalla tutela offerta dalla disciplina sul trattamento dei dati
personali.
Il comma 3 interviene in materia di disciplina dell’immigrazione consentendo
al lavoratore straniero lo svolgimento dell’attività lavorativa anche nelle more del rilascio (o del rinnovo) del permesso di soggiorno.
Il comma 4 modifica una disposizione concernente la tenuta del libro unico
del lavoro, disponendo che la compilazione del libro debba avvenire entro la fine del mese successivo e non più entro il giorno 16 del mese successivo.
Il comma 5 detta disposizioni finalizzate a semplificare gli adempimenti delle
imprese in materia di bonifica dei siti inquinati.
Il comma 6 abroga il regolamento che obbliga le imprese di autoriparazione
ad essere in possesso delle attrezzature e strumentazioni elencate nel D.M. n.
406/1997.
Il comma 7 modifica la definizione di “immissione sul mercato” di prodotti
contenenti COV (Composti Organici Volatili), eliminando dalla stessa
l’operazione di messa a disposizione del prodotto per gli utenti.
Il comma 8 è volto a semplificare lo smaltimento dei rifiuti speciali prodotti da talune attività quali quelle di estetista, acconciatore, pedicure ed altro.
Il comma 9 dispone che la documentazione e le certificazioni attualmente
richieste per il conseguimento di alcune agevolazioni fiscali in materia di beni e attività culturali sono sostituite da una dichiarazione sostitutiva dell’atto di
notorietà.

Articolo 41 - Misure per le opere di interesse strategico
L’articolo 41 reca una serie di norme volte ad accelerare la realizzazione
delle opere strategiche.
Il comma 1 ridefinisce le modalità ed i criteri di programmazione delle opere
strategiche per permettere la selezione delle opere prioritarie.
Il comma 2, lett. a) è volto a semplificare la procedura di approvazione dei
progetti delle opere strategiche, prevedendo che il CIPE possa procedere
all’approvazione del solo progetto preliminare, eliminando l’esame del progetto definitivo qualora sia verificata la coerenza dello stesso rispetto al progetto preliminare. In tal caso il progetto definitivo verrà approvato con decreto interministeriale.
Il comma 2, lett. b) introduce un nuovo compito in capo al MIT che consiste nella verifica dello stato di avanzamento dei lavori, anche mediante sopralluoghi tecnico-amministrativi presso i cantieri interessati.
commi 3, 4 e 5, al fine di garantire la certezza dei finanziamenti destinati alla realizzazione delle opere pubbliche e delle opere strategiche, introducono termini certi per l’adozione delle delibere CIPE e dei conseguenti decreti ministeriali di autorizzazione delle risorse per la loro realizzazione.

Articolo 42 - Misure per l'attrazione di capitali privati
commi da 1 a 5 dell’articolo 42 provvedono a novellare il Codice dei
contratti pubblici prevedendo misure volte a: consentire un maggior ricorso alla cessione di immobili nelle concessioni, estendere la gestione a opere connesse la concessione e a permettere di fissare un fissare un periodo
massimo di cinquanta anni per le nuove concessioni di importo superiore a un miliardo di euro.
commi 6 e 7, al fine di attrarre capitale privato nella realizzazione di opere
pubbliche, introducono la possibilità per le imprese di assicurazione di utilizzare, a copertura delle riserve tecniche, anche attivi costituiti da investimenti nel settore delle infrastrutture.
Il comma 8 estende al settore delle infrastrutture ferroviarie e portuali
l’applicazione della norma in materia di project financing, prevista nella legge di stabilità 2012, che ha introdotto la possibilità di prevedere agevolazioni fiscali in favore dei soggetti concessionari, al fine di realizzare nuove infrastrutture autostradali con il sistema della finanza di progetto.
Il comma 9 è finalizzato a riassegnare allo stato di previsione della spesa del
MIBAC le somme derivanti da elargizioni da parte di soggetti pubblici e privati
allo Stato per attività o interventi culturali.

Articolo 43 - Alleggerimento e semplificazione delle procedure, riduzione dei costi e altre misure
commi da 1 a 4 dell’articolo 43 prevedono la semplificazione della
procedura di approvazione degli aggiornamenti o revisioni delle convenzioni
relative alle concessioni autostradali. Tali aggiornamenti o revisioni sono
approvati con decreto interministeriale entro 30 giorni dall’avvenuta trasmissione dell’atto convenzionale ad opera dell’amministrazione concedente. Il parere del CIPE è richiesto solo in casi particolari disciplinati dai medesimi commi.
Il comma 5 dispone che i contratti di concessione di costruzione e gestione e di sola gestione nel settore stradale e autostradale sono affidati secondo le
procedure previste dagli articoli 144 o 153 del Codice dei contratti pubblici.
Il comma 6 reca una norma che semplifica le procedure per la realizzazione
di impianti tecnologici autostradali.
commi da 7 a 15 recano una serie di disposizioni finalizzate al
miglioramento della sicurezza delle grandi dighe attraverso l’individuazione delle dighe per le quali sia necessaria e urgente la progettazione e la realizzazione di interventi di adeguamento o miglioramento della sicurezza o di rimozione dei sedimenti accumulatisi nei serbatoi. Viene poi prevista la revisione, da parte del MIT d’intesa con il Dipartimento della protezione civile, dei criteri per l’individuazione delle “fasi di allerta”, nonché obblighi di monitoraggio in capo a concessionari e gestori e, infine, l’attribuzione al MIT di poteri sostitutivi nei confronti dei concessionari e dei richiedenti la concessione in caso di inottemperanza degli stessi alle prescrizioni impartite nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo sulla sicurezza.
Articolo 44 - Disposizioni in materia di appalti pubblici
L’articolo 44 reca prevalentemente disposizioni in materia di appalti pubblici, alcune volte a chiarire norme introdotte recentemente con il DL n. 70/2011, altre a facilitare la realizzazione delle opere nei tempi preventivati.
II comma 1, al fine di garantire la piena salvaguardia dei diritti dei lavoratori, nonché la trasparenza nelle procedure di aggiudicazione delle gare d’appalto, l’incidenza del costo del lavoro e delle misure di adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ribadisce l’applicazione a tali aspetti di specifiche norme in materia.
Il comma 2 abroga le disposizioni di cui all’articolo 81, comma 3-bis, del
D.Lgs. 163/2006, relativa all’esclusione del costo del lavoro dal ribasso offerto
nelle procedure di affidamento dei contratti pubblici.
commi 3 e 4 recano alcune disposizioni transitorie rispettivamente in materia di varianti e di Conferenza di servizi (CdS) istruttoria sul progetto preliminare, introdotte dal decreto legge n. 70/2011.
 comma 5 è volto a garantire maggiore trasparenza e concorrenza
nell’affidamento dei contratti pubblici di architettura ed ingegneria.
Il comma 6 estende ad ulteriori ipotesi previste dall’art. 140 del Codice dei
contratti pubblici la possibilità di procedere all’affidamento del contratto mediante scorrimento della graduatoria formatasi in esito della gara originaria, evitando di bandire una nuova gara.
Il comma 7 è volto a favorire l’accesso delle piccole e medie imprese (PMI)
agli appalti pubblici di lavori e servizi di progettazione, anche attraverso la
suddivisione degli appalti in lotti funzionali.
commi 8 e 9 introducono, per le opere di importo superiore ai 20 milioni di
euro, una fase di consultazione preliminare volta a garantire il contraddittorio tra le parti in modo da garantire che la realizzazione dell’opera avvenga nei tempi e nei costi preventivati.

Articolo 45 - Disposizioni in materia edilizia
L’articolo 45 introduce alcune norme relative al comparto edilizio, volte
anch’esse a favorire gli investimenti privati e a snellire alcune procedure.
Il comma 1 prevede, in presenza di precise condizioni, che le opere di
urbanizzazione a scomputo siano a carico del permesso di costruire,
escludendole dalle procedure di affidamento previste dal Codice dei contratti
pubblici.
Il comma 2 è volto a semplificare alcune procedure autorizzative relative a
progetti realizzati con materiali innovativi.
commi 3 e 4 semplificano la procedura relativa agli accordi di programma
per la realizzazione degli interventi previsti dal Piano nazionale di edilizia
abitativa (cd. Piano casa) prevedendo che essi siano approvati con decreto del MIT, anziché con DPCM.

Articolo 46 - Collegamenti infrastrutturali e logistica portuale
L’articolo 46 prevede che le autorità portuali possono costituire sistemi
logistici, attraverso atti di intesa con le regioni, le province ed i comuni interessati, e con i gestori delle infrastrutture ferroviarie.

Articolo 47 - Finanziamento infrastrutture strategiche e ferroviarie
L’articolo 47, comma 1, prevede che le risorse del Fondo per le infrastrutture stradali e ferroviarie possano essere utilizzate anche per il finanziamento di opere di interesse strategico diverse dalle suddette infrastrutture.
Il comma 2 autorizza la corresponsione a Trenitalia SpA delle somme previste per il 2011 per lo svolgimento degli obblighi di servizi pubblico ferroviario, nelle more della stipula dei contratti di servizio pubblico.

Articolo 48 - Clausola di finalizzazione
L’articolo 48 riserva le maggiori entrate derivanti dal presente provvedimento all’Erario, per un periodo di cinque anni, destinandole alle esigenze prioritarie del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede europea.

Articolo 49 - Norma di copertura
L’articolo 49 reca la copertura finanziaria degli oneri recati dal provvedimento in esame.


ilpensieroverde, fonte blog di Massimo Bitonci, Sindaco di Cittadella